martedì 4 dicembre 2007

La regina Margot

Dumas, Alexandre, La regina Margot, BUR, Classici moderni, Milano, 2007.
Voto: 5 stelline su 5

La regina Margot è un romanzo storico di Alexandre Dumas padre, il quale pubblica l'opera nel 1844 assieme agli altri due celebri capolavori: I tre moschettieri e Il conte di Montecristo.
La storia che racconta Dumas va al di là del titolo, o meglio, l'autore imputa Margot come il capro espiatorio, la vittima sacrificale degli interessi di stato. Siamo nel 1572-1574 alla corte di Parigi, il regnate è Carlo IX, fratello di Margerita di Valois (Margot), la quale il 18 agosto del 1572 sposa per voleri politici, soprattutto della regina madre Caterina de' Medici, il re di Navarra, colui che succederà al trono di Francia nel 1589 con il nome di Enrico IV, e che sarà il primo re, appunto di Francia, della dinastia dei Borboni.
Ma questo periodo storico, che l'autore descrive con un'incredibile capacità espressiva e raffinatezza di stile, non viene presentato considerando solo il lato umano e psicologico degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia del momento, è piuttosto mostrato nei tragici eventi politico-religiosi che hanno segnato il corso di grandi regni, quello francese, spagnolo e inglese. Sono le Guerre Ugonotte. Empie stragi di uomini protestanti che hanno per protagonisti ed esecutori proprio i personaggi di cui abbiamo detto sopra.
Data importante è la Notte di San Bartolomeo, 23-24 agosto 1572, chiamata anche Strage di San Bartolomeo, perché furono uccisi dai cattolici 20.000 Ugonotti in tutta la Francia, di cui 3.000 a Parigi. Due anni prima, nel 1570, venne stipulata la Pace di San Germano grazie alla forza di persuasione dell'Ammiraglio Gaspard de Coligny (capo degli Ugonotti) su Carlo IX, invitato ad una politica antispagnola. Ma il re di Francia, perfidamente consigliato dalla madre, che Dumas in tono spregiativo chiama "la fiorentina", verrà meno al vincolo di pace. La regina madre infatti prenderà a pretesto le nozze di sua figlia Margherita con il re Enrico di Navarra per liquidare Coligny e gli Ugonotti, ed è da questa circostanza che inizia a dispiegarsi il romanzo.

Alcune citazioni:

«[...] una donna non perdona ad un'altra di portarle via un uomo, anche se ella non lo ama»;

«Perciò l'ambizione morse il cuore della giovane donna o meglio della giovane regina, troppo superiore alle debolezze volgari per lasciarsi trascinare da un dispetto di amor proprio: in ogni donna, anche mediocre, quando ama, l'amore non ha miserie del genere, poiché l'amore vero è anch'esso un'ambizione»;

«Tutti gli uomini, anche i più indifferenti ai pregi fisici, in determinate circostanze hanno con il loro specchio tacite conversazioni, segni d'intesa, dopo i quali si allontanano dal loro confidente quasi sempre molto soddisfatti del colloquio»;

«[...] dire insomma i pensieri sinistri che Caterina de' Medici e il duca d'Alençon ruminavano in fondo al loro cuore, sarebbe voler dipingere il rimescolio odioso che si vede brulicare in fondo ad un nido di vipere».

1 commento:

  1. Davvero un bel romanzo! io consiglio anche il conte di montecristo. bye

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